martedì, giugno 24, 2008
Un miliardo di PC nel mondo
domenica, giugno 22, 2008
Il vertiginoso aumento del costo della vita
Quello che segue è un piccolo episodio introspettivo sul rapporto tra consumatore godereccio e consumatore responsabile, sempre che quest'ultimo esista.
Dovete sapere che un rito della nostra famiglia sono le piadine del sabato. Le piadine del sabato, preparate da me con l'assistenza dei figli, sono una geniale invenzione di mia moglie. La cosa funziona così: mia moglie, per un pasto alla settimana, delega.
In frigo teniamo una scatoletta di strutto, la farina c'è sempre, come l'acqua ed il sale.
Sabato mattina accompagno i figli al parco e, al ritorno, ci fermiamo al supermercatino di quartiere dove acquistiamo squacquerone, prosciutto cotto, crudo e, a volte, del salame.
Ieri, nel negozio, infilo nel cestello due bottiglie di latte fresco, e mentre mi avvio verso il banco della gastronomia, vengo attratto dalle generose ceste del pane fresco.
In cima, in una essenziale confezione di carta bianca con finestrella trasparente, ci sono le focaccine. Rimesto un po' nella cesta ed estraggo una busta contenente tre focaccine miste, una alle olive, una liscia ed una con l'origano. Piccole, poco più che bocconcini.
Addocchio l'etichetta, poco meno di un euro. Vabbè, cosa sarà mai un acquisto d'impulso da un solo euro.
Al bancone della gastronomia prendo una confezione del mitico formaggio spalmabile romagnolo a circa 9€/Kg, due etti di cotto non eccelso a circa 12 €/Kg, un etto di San Daniele a poco più di 23€/Kg.
Mi ricordo di non aver prelevato al bancomat, ho pochi soldi e cerco di fare a mente il conto della spesa. Mi soffermo a guardare l'etichetta delle focaccine: 0,95€ per 97g cioè circa 10€/Kg. Accidenti!
Le focaccine costano più del salame e più di un discreto formaggio. Farina, acqua, un'ombra di sale ed una pennellata d'olio: 10€/Kg. C'è quasi più carta che farina. Ed uno spreco spaventoso di benzina per produrre la carta, impacchettare tre focaccine e trasportare il pacchettino da 97g fino al negozio. Mi sento in colpa. Rimetto il pacchettino da 1€ a posto ed esco tranquillamente dal negozio con i miei 15€ di spesa.
Mi sento un consumatore attento e responsabile.
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giovedì, giugno 19, 2008
Emergenza sicurezza in Italia
I telegiornali parlano costantemente di emergenza sicurezza ed i politici ci costruiscono le campagne elettorali.
Ogni evento viene amplificato allo spasimo. Ogni fattaccio viene ripetuto per giorni.
Vorrei contribuire al dibattito con qualche numero, freddo e insensibile.
Proviamo a rileggerlo: in Italia ogni anno muore una (1,1) persona assassinata ogni 100.000 abitanti. Dato che siamo circa 60 milioni, ne risultano 600 omicidi anno.
Per fare un confronto si consideri che la media europea è 1,3 omicidi ogni 100.000 abitanti, che in Francia sono 1,6 ed in Gran Bretagna 1,7.
Negli USA ogni anno vi sono 5,7 omicidi ogni 100.000 abitanti.
Peraltro, in Italia i morti per incidenti stradali sono circa 10 ogni 100.000 abitanti, cioè 6.000 ogni anno.
I feriti, che vanno al Pronto Soccorso in seguito da un incidente stradale, sono circa 600.000, con 170.000 ricoverati. Di questi, oltre 20.000 all’anno restano invalidi permanenti.
Guardo la tabellina e mi domando, sconsolato, ma mio figlio sarà più sicura a casa con la mamma, in macchina con me o al parco con gli amici?
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martedì, giugno 17, 2008
Luigi Riccardi
Ieri è morto a 70 anni Luigi Riccardi, fondatore di Ciclobby, la prima associazione cicloecologista italiana, e presidente da 12 anni della federazione italiana amici della bicicletta (FIAB-Onlus).
L'ho conosciuto qualche anno fa per la mia attività in SegrateCiclabile, la piccola associazione cicloecologista di Segrate, e tutte le volte che ho parlato con lui ho trovato una persona positiva, gentile e trascinante.
Paolo Hutter ne ha scritto un bel ritratto per La Repubblica e l'ECO delle CITTA'.
Sul sito della FIAB si possono trovare tante foto e commenti.
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L'indovinello dell'orso
Il gioco che segue viene da l'algoritmo del parcheggio di Furio Honsell.
Passeggio, vedo un orso che dorme e scappo.
Corro un kilometro a sud, due kilometri est, un kilometro a nord.
Ri-incontro l'orso che sta ancora dormendo.
Di che colore è l'orso?
La soluzione è nascosta qui sotto, in bianco su bianco, ed è leggibile selezionando il testo.
L'unica possibilità è che si tratti di un orso bianco che si è addormentato sul Polo Nord.
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lunedì, giugno 16, 2008
Arrakis
Arrakis è un video, forse un documentario, che racconta di amianto, di fabbriche e degli operai che ci lavoravano.
Poche parole pronunciate da un protagonista, da una vittima di quella storia, un flusso di immagini lente, musica. Semplici ingredienti di questo intarsio di 22 minuti. Forse troppi, ma preziosi.
Da guardare a schermo pieno, magari con le cuffie e con le luci abbassate, in un momento di tranquillità.
Su YouTube o su Repubblica TV.
P.S. C'è anche un bel sito, con un po' di spiegazioni.
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sabato, giugno 14, 2008
Legge sui congedi parentali
Vi segnalo una petizione che chiede di migliorare la legge sui congedi parentali, a beneficio di tutti i genitori che lavorano, soprattutto se privi del sostegno di parenti che possano sostituirli!
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mercoledì, giugno 11, 2008
Convinzioni
Gary Marcus, professore di psicologia evoluzionistica alla New York University, ci insegna che ci creiamo facilmente delle convinzioni e che, quando una convinzione è entrata nella nostra testa, tenderemo a ricordare meglio le informazioni che ci appaiono più coerenti con la stessa e scarteremo quelle che ci costringerebbero a rivedere da capo la nostra convinzione.
Per fare un esempio: metà degli americani crede nei fantasmi.
Le credenze servono! Altrimenti come faremmo a prendere velocemente decisioni in carenza di informazioni? Un uomo primitivo non poteva passare troppo tempo a soppesare la situazione quando sentiva l'odore di un predatore. Doveva fare una scelta: scappare (e la direzione in cui scappare) oppure restare immobile. Doveva farlo in fretta e, di norma, con informazioni approssimative o assenti. Gli serviva una qualche convinzione (ad es: i gherpardi sono infastiditi dalla luce intensa, dunque mi conviene correre verso il sole) per scegliere la direzione in cui tentare una fuga.
Dunque, avere delle credenze non sarebbe un problema in sé, se solo fossimo disponibili a prendere in considerazione ipotesi o informazioni alternative, quando vi vengono offerte.
Sono tantissimi gli argomenti per cui le persone si dividono tra concordi e contrari in modo puramente fideistico, prendono in considerazione solo le informazioni che sostengono le loro credenze e affossano tutte le altre o, semplicemente, non le considerano.
Ne riporto alcuni, tratti dai giornali di questi giorni:
- L'energia nucleare
- La medicina omeopatica (e l'agricoltura biodinamica)
- Gli OGM
- Padre Pio
- Berlusconi
- L'emergenza sicurezza, gli immigrati
- ...
Si noti che nella maggior parte degli argomenti indicati converrebbe un atteggiamento agnostico e pragmatico.
Inoltre, è curioso notare come alcuni argomenti nella lista siano oggetto di un atteggiamento fideistico asimmetrico, per cui solo i sostenitori (o solo i detrattori) assumono atteggiamento dogmatico.
Mandatemi, per favore, i casi che vi sembrano più eclatanti, li aggiungerò alla lista!
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lunedì, giugno 09, 2008
Tavolo e piatti
Anche oggi Arkady ci ha regalato un gioco che, a sua memoria, gli era stato proposto da un collega ricercatore durante una sbronza nel cucinino della sua residenza universitaria.
Due amici, durante una serata noiosa, si dedicano al seguente gioco.
Presa una pila considerevole di piatti tutti uguali, che possiamo immaginare tondi, e sedutisi in prossimità del un tavolo, che possiamo immaginare come un normale tavolo rettangolare da cucina, stabiliscono che ogni giocatore a turno debba collocare un piatto sul tavolo senza appoggiarlo su un altro piatto e senza farlo cadere.
Il primo che non riesce a collocare il piatto, perde.
Dovendo scegliere un criterio per scegliere il primo di mano, lanciano una monetina.
Il giocatore primo di mano, colpito da un lampo di genio, colloca il primo piatto e, con uno smagliante sorriso, dichiara di vittoria.
Come mai?
Dove ha collocato il piatto?
La soluzione è nascosta qui sotto, in bianco su bianco, ed è leggibile selezionando il testo.
Il primo di turno colloca il primo piatto in centro al tavolo e si appresta a copiare in modo esattamente speculare ogni mossa dell'avversario. In questo modo, se l'avversario riesce a collocare il piatto, allora ci può riuscire anche lui arrivando sicuramenta vincere.
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sabato, giugno 07, 2008
Sylvie
Devo incominciare questo post con un'ammissione: nella mia profonda ignoranza, non ho mai capito né apprezzato il balletto. E così è stato finché non ho, per caso, incontrato Sylvie Guillem.
L'ho incontrata in una sala di attesa, sfogliando un settimanale di opinione e costume di non so quando; c'erano degli autoscatti di una donna nuda, forte e dinamica congelata a mezz'aria come fosse priva di peso.
Ho scritto il nome della ragazza sul retro di uno di quegli inutili e illeggibili scontrini che abbiamo sempre in tasca e, una volta a casa, l'ho cercata su Internet.
Ho trovato il video che segue. L'ho guardato 3 o 4 volte di seguito, trovandoci la straordinaria capacità di essere libera da qualsiasi legame della nostra cascante realtà e, contemporaneamente, di essere espressiva come un attore in teatro.
Giudicate voi.
In Internet si possono trovare
- un bel profilo su InformaDanza
- il suo sito ufficiale
- la sua scheda su Wikipedia in inglese.
P.S. Ho trovato altre due immagini, ve le lascio sicuro che ne valga la pena
per voi che troppo volete, una linguaccia :-)
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giovedì, giugno 05, 2008
Dioniso vs Prometeo
Aspettando che venga il mio turno dalla dentista ho incontrato su L'espresso una interessante intervista con il sociologo francese Michel Maffesoli che presenta il suo ultimo libro "Iconologies - idol@tries postmodernes". In qualche modo mi è sembrato che Maffesoli abbia catturato un aspetto importante dello spirito di questo tempo (Zeitgeist, con una bellissima parola tedesca).
La sua tesi è che con il 1900 sia finita anche la dominazione dei grandi valori moderni come progresso, lavoro e ragione a favore di valori differenti: il presente, la creazione e l'immaginazione.
Con una immagine:
In pratica, secondo Maffesoli, la nostra civiltà non è più dominata dalla ragione ma piuttosto di un immaginario nutrito di idoli.
Avete fatto caso quanto i test del QI (quoziente intellettivo) siano stati soppiantanti (nelle riviste femminili ma anche in qualche più serio colloquio di lavoro) con i test del QE (quoziente emotivo, o empatico)? E quanto, in politica, si sia passati dal tentare di convincere gli elettori con un programma, alla semplice seduzione?
Tra i vantaggi del nuovo modo di percepire la vita vi è, ad esempio, il fatto che l'arte tenda, attraverso la cybercultura, ad inserirsi e a contaminare qualsiasi cosa; ma anche che si rafforza la sensazione di affratellamento rigettando il potere e cercando l'autorità nel crescere assieme.
Prometo sfida Zeus per dare un futuro di progresso agli uomini e viene duramente punito per questo: 3000 anni legato ad una roccia esposta ai venti ed alle intemperie con un'aquila che di giorno gli mangia il fegato che la notte, poi, ricresce.
Dioniso rappresenta il carpe diem, l'agiatezza, la cultura, l'ordine sociale e civile (anche se, leggendone le gesta su wikipedia ci si domanda come mai).
Potremmo quasi dire che, secondo Maffesoli, non è più tempo di sacrificarsi per il il futuro ma che, alla fine, è venuto il tempo di essere all'altezza del quotidiano.
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lunedì, giugno 02, 2008
In piscina
Mia figlia ha quattro anni. E' una bellissima bambina bionda che porta i capelli lunghi, veste solo di rosa e conosce i trucchi e le leve della femminilità meglio di molte donne.
Da qualche tempo a questa parte, se deve andare in bagno, vuole essere portata nel bagno delle donne (la porta con la donnina).
Per una volta tocca a me portarla in piscina al posto della mamma. Appena arrivati, un po' in ritardo, la trascino nello spogliatoio degli uomini. Mi riprende subito «Papà, questo è lo spogliatoio degli uomini. Io sono una bambina!». Beh, mi guardo in giro, è pieno di bambini e, per ogni bambino, c'è una mamma ed, a volte, anche una nonna. Un ragazzo si riveste con calma, unico frequentatore non bambino e non mamma dello spogliatoio.
Prendo la bambina per mano, esco dallo spogliatoio maschile, infilo la bambina nello spogliatoio delle donne e la seguo. Nello spogliatoio femminile ci sono alcune mamme e nonne che cambiano le bambine ed una in costume. Praticamente nessuna differenza rispetto allo spogliatoio maschile.
Spoglio mia figlia, le faccio infilare il costume e, mentre litigo con l'incrocio delle spalline, vengo avvicinato da una ragazza in costume intero sportivo. Percepisco che si tratta di una maestra di nuoto, ha il seno grande e lo sguardo vaquo, mi spiega che non posso stare li.
La guardo perplesso, le faccio notare che è una bambina. Mi chiede se ritengo che portarla nello spogliatoio degli uomini sarebbe un problema.
Dichiaro che no, OVVIAMENTE non è un problema. Mi carico borsa, asciugamani, bimba e tutto il resto nelle braccia e mi avvio.
Mi accompagna fino allo spogliatoio degli uomini. Ipocrita fino in fondo, alla porta si ferma, ed entro solo con Gaia.
All'interno incontro la mia vicina di casa che sta spogliando i suoi figli.
Le racconto quanto mi è accaduto e ridiamo assieme; in fondo è lei nello spogliatoio degli uomini.
P.S. Questo weekend siamo stati in campeggio, fuori dal bagno femminile vi era un grande cartello che spiegava esplicitamente come fosse vietato l'accesso agli uomini, anche se con bambini. Il mio amico Daniele era contento. Solo i bagni femminili c'era il fasciatoio per cambiare il pannolone a sua figlia, così era costretto a mandarci la moglie.
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