E' da un po' che mi domando quale sia il ruolo tra economia e felicità.
Tutte le persone ambiscono alla felicità, e poi parlano e si comportano come se PIL e felicità fossero sinonimi.
Dopo aver partecipato nel 2000, nel mio piccolo, alla bolla delle dot-com lavorando per una di queste; ho iniziato ad essere attratto dai fatti dell'economia, dall'andamento di borsa e da tutta quella cronaca minuta che appare sulle pagine di economia dei giornali.
Ho letto ed ho ascoltato fino ad impararne un po' il gergo pur ritenendolo spesso inutilmente complicato.
Alla fine, sono arrivato a riconoscere l'odore della prosopopea e della ideologia che permea la maggior parte degli articoli che compaiono sui, sempre autorevoli, giornali economici.
Così, una sera a cena, mi sono trovato stupito del semplice e chiaro eloquio di un professore universitario di economia.
Luca Stanca è una persona gentile e paziente che cerca di fare della buona scienza studiando i (spesso pochi) fatti oggettivi che determinano il comportamento delle donne e degli uomini di fronte alle scelte economiche.
Come ogni persona di scienza che si rispetti, Luca attende sempre alcuni secondi prima di rispondere ad una domanda, non usa espressioni roboanti, pone particolare attenzione a non fare affermazioni errate e non risponde se non sa (praticamente l'esatto opposto dei migliori politici).
Dopo averlo torturato per un po' sono riuscito a strappargli la promessa di farsi intervistare su temi che mi sono cari.
Questa è la prima piccola intervista di quello che, spero, diventi un vizio seriale di questo blog.
Che lavoro fai?
Docente universitario.Cosa è l'economia?
Lo studio delle scelte dei singoli agenti economici (microeconomia) e dell'andamento dei sistemi economici a livello aggregato (macroeconomia).L'economia ha a che vedere con la felicità?
Sì, per almeno due motivi. Primo, perché le condizioni economiche sono fattori importanti per la felicità di una persona. Secondo, e forse più importante, perché le scelte economiche hanno conseguenze per altre sfere dalla vita delle persone, che a loro volta hanno un ruolo importante per la felicità.Cosa è il «Paradosso della felicità» di Easterlin?
In breve, il fatto che nel corso del tempo, sia a livello individuale che a livello aggregato, all'aumentare del livello del reddito non corrisponda un aumento della felicità autodichiarata.Luca Stanca
Department of Economics
University of Milan Bicocca
http://dipeco.economia.unimib.it/persone/stanca
Altri post di economia su questo blog:
- Robert Kennedy e il PIL
- Recensione di La scommessa della decrescita di Serge Latouche
- Felicità è un piccolo girasole (racconto brevissimo, nel gergo di questo blog)
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