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martedì, agosto 19, 2008
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alla ricerca di un po' di sole, tra un palazzo e l'altro
Questo blog è dedicato ai rompiscatole e ai curiosi.
A chi si pone domande, prima di darsi risposte.
A chi cerca la felicità.
A chi ascolta e poi parla.
A chi decide, ogni giorno, cosciente dei propri limiti.
A chi ama la propria famiglia, ma non solo.
A chi non si ferma alla prima risposta.
A chi si innamora di un albero o di un fringuello.
A chi ascolta musica e a chi legge.
A quelli che assaggiano prima di dire non mi piace.
A chi pensa che il mondo meriti un po' di rispetto.
A chi pensa che gli uomini vadano giudicati per quello che fanno non per dove sono nati.
A chi si arrabbia e a chi non difende solo i propri interessi.
A chi pensa che il PIL non misuri la felicità.
A quelle persone che amano e che cercano di essere
il cambiamento che vogliono veder avvenire nel mondo.
A quelli che ancora si azzuffano per questioni di principio.
A chi critica ed a chi distingue.
A quelli che faranno progredire l'umanità.
... a tutti coloro che vivono.
3 commenti:
bello questo post, da la vertigine l'uomo instancabile. Per me donna che è sempre vissuta "tranquillamente" nella profonda campagna veneta, questo post mi ha catturato come mi cattura un formicaio, tutte le formiche sono indaffarate sanno cosa fare e lo fanno velocemente. Ho visto le persone che abitano quel palazzo, uscire e rientrare, pranzare e dormire, stendere i panni sul terrazzino e rientrare in una parola vivere. Grazie A.
Sembra il cortile di casa dei miei, a Milano: vecchi intonaci che si sfarinano lasciando macchie umidicce di grigio cemento che bucano l'orrendo giallo senape sulla facciata di un palazzo di almeno otto piani. Che siamo una razza senza speranza si capisce dal fatto che tipicamente quell'intonaco marcio verra' sostituito da pratiche piastrelline di klinker marroncino, passando dall'orrore all'obbrobrio.
Qui a Londra e' freddo, mi manca la mamma e una serie di altre cose, ma quando cammino per le strade, molto raramente le case hanno piu' di tre piani, e le facciate sono omogenee, le architetture si evolvono armonicamente da un "Borough" all'altro, gli intonaci sono a posto (e i marciapiedi puliti). Quella vertigine, qui non capita mai, perche' - benche' come conseguenza si sia evoluta su una superficie molto ampia - la citta' e' quasi sempre a misura d'uomo.
Già, case basse, intonaci a posto e marciapiedi puliti, tanto poco basterebbe per una città vivibile.
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