Nel sito Vivere con lentezza ho trovato un post che provo a riassumere:.
SE UN EVENTO NON POTETE PROPRIO CAMBIARLO,PRENDETEVI DEL TEMPO PER RIFLETTERE,RESPIRATE PROFONDO, FATE UNA CAMMINATA LIBERATORIAIeri sera la moglie è uscita per i lavori di una associazione cui partecipa. Mi sono trovato da solo con una tamagotchi di un mese, una principessa di 5 anni ed un troll di 11 coperto da una montagna di compiti che non riuscirà a finire in serata.
... ma non peggiorate la situazione arrabbiandovi, maledicendo i soliti noti e rovinandovi la giornata. Non sempre le cose vanno come vorremmo e, questo, è un periodo difficile: mobilitazioni, scioperi, politici che giudichiamo incapaci e che ci fanno arrabbiare, crisi economica, paura per il futuro, incertezza su tutti i fronti. Ma, anche se sembra assurdo, è rallentando che si trova respiro, che si riesce a capire quello che sta accadendo, è fermandoci che troviamo una via d'uscita, è contando fino a 10 prima di reagire che scopriamo quel mondo nascosto di persone che "dalla vita ha imparato a vivere nonostante tutto". (...)
La situazione era questa: la tamagotchi piangeva disperata da 40 minuti, il telefono continuava a squillare per telefonate di richiesta informazioni sulla festa di compleanno del troll, la principessa parlava ad alta voce con me e con i fratellone, il troll urlava che per studiare aveva bisogno di silenzio e concentrazione. Il telegiornale, in cucina parlava di terribili riforme della scuola, crollo delle borse, scioperi ed inesistenti emergenze sicurezza. La cucina era tutta sottosopra.
Argh. Stop. Fermate il mondo!
1- Spegnere la TV.
2- Indossare la tamagotchi legandola al collo con apposita fascia.
3- Coinvolgere la principessa nella pulizia della cucina facendole capire l'importanza del suo contributo.
4- Respirare profondamente e consigliare il troll su quali compiti era meglio "dimenticare".
5- Resistere un'oretta, mettere a letto i grandi e trovare un ciuccio per la piccola. Farsi trovare sorridenti dalla moglie al ritorno.
Lo sciopero dei mezzi, il giorno dopo, è diventato una piacevole occasione per prendersela con calma la mattina, in fondo la maggior parte dei colleghi saranno in ritardo. Al bar, insieme al caffè, ho comparto un cioccolatino per me, uno per la moglie ed uno per la principessa.
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1 commento:
Eh eh, in questi giorni mi sento stanco, e allora dormo fino alle 9 passate e arrivo in ufficio alle 10.30 (abbondanti). Ok, chiaro che poi vado via tardi la sera, ma ogni tanto penso a quando ero obbligato ad entrare per le 8.30 (e arrivavo alle 8.45 ;) ) e mi chiedo come facessi!
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