Abbiamo festeggiato il compleanno della principessa in un sala affittata all'oratorio. Le mamme, con bevanda e sigaretta, si sono accomodate ai tavolini del bar, mentre i bambini si sono sparsi per il cortile a giocare.
Dopo la corsa per preparare figli e cibi, bevande e addobbi ed aver allestito la sala, mi accascio su una seggiola ed estraggo il blocchetto appunti che oramai mi accompagna ovunque.
Una mamma chiama la figlia e la apostrofa «Ho freddo, mettiti un maglione». Mi ritrovo ad osservare la giacca della mamma adagiata sulle ginocchia mentre si frega teatralmente le spalle.
Un'altra mamma chiede a tutti ed a nessuno «Io, a colazione, maglio pane, latte e miele. Perché mio figlio no?». Le domando chi fa la spesa in casa, ma la domanda cade nel vuoto.
Alla fine del pomeriggio autunnale ci troviamo da soli a pulire e sbaraccare. Tutte le mamme hanno caricato bimbi e giacconi in macchina e si sono avviate verso casa.
Pioviggina è buio e fa effettivamente un po' freddo ma, visto che distiamo da casa poco meno di un chilometro, lascio che la moglie riporti a casa la macchina, che abbiamo caricato con i resti della festa, e mi avvio a piedi con la principessa ed il cuginetto di 5 anni.
Per strada ci fermiamo ad osservare i giochi di ombra degli alberi e rubiamo qualche foglia alle piante aromatiche che sporgono dai giardini delle villette.
Il cuginetto raggruppa un po' di parole e poi, stringendo la mano alla principessa, commenta «E' bello camminare perché si possono guardare le cose. In macchina si sale, e poi si arriva subito.»
Già, in macchina c'è un tetto, il riscaldamento e lo stereo ma non c'è viaggio. Solo un frettoloso partire ed uno sterile arrivare.
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giovedì, novembre 13, 2008
Camminare, di sera con i bambini
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2 commenti:
Bello questo post.
La poesia delle piccole cose...
gatta susanna
decisamente hai delle buone frequentazioni, e il bello è che te le godi. ciao A.
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