Sul muro di un locale di Madrid c'è un cartello che dice:
È PROIBITO IL CANTO FLAMENCO
Sul muro dell'aeroporto di Rio de Janeiro c'è un cartello che dice:
È PROIBITO GIOCARE CON I CARRELLI PORTAVALIGIE
Il che vuol dire che c'è ancora gente che canta e c'è ancora gente che gioca.
(Eduardo Hughes Galeano, Finestra sulle proibizioni)
Succede che alla scuola elementare di fronte a casa mia, tolgono le rastrelliere nel giardino della scuola e le mettono all'esterno della recinzione. Suggerimento del responsabile sicurezza della scuola (RSPP) prontamente accolto dalla direzione, questione di sicurezza, dicono. Sicurezza di chi?
Succede, per restare all'ambiente della scuola, che una mamma lamenta problemi di sicurezza del giardino dove i bambini giocano nell'intervallo. E' pieno di terra, dice lei, e l'inverno si riempie di pozzanghere. Sicurezza? Da cosa?
Alla stazione c'è un poveraccio che dorme all'addiaccio portandosi dietro il suo povero fardello di stracci e povertà? E' necessario che la polizia intervenga con i manganelli. Problemi di sicurezza, dicono.
Ma non fa male a nessuno, viene da rispondere. Ed allora? Non sarà mica normale un puzzolento mucchio di stracci che dorme li, all'ingresso, con tutto quello che che è stato investito per la stazione nuova. Ma il decoro e la sicurezza sono problemi diversi, o no?
Succede, per allargarci alla politica nazionale, che i barconi dei clandestini vengono rimandati in dietro senza nemmeno vagliare se qualcuno abbia i requisiti per chiedere asilo. Li rimandiamo in un paese non democratico e di dubbia equità giudiziaria, dove li aspetta qualcuno che risolve i problemi a manganellate e li rispedisce nei paesi da cui stavano fuggendo.
Succede, per allargarci un po' più in la, che il primo ministro israeliano protegga il furto di terreno palestinese perpetrato dalle colonie e reprima duramente ogni reazione dei danneggiati. Ne va della sicurezza dello stato ebraico, dice. In realtà cavalca l'atavica paura del popolo ebraico di rimanere nuovamente senza una patria dove andare.
C'è qualche cosa o qualcuno che ti da fastidio? Fanne una questione di sicurezza e vincerai sempre!
Dall'albero del tuo vicino cadono foglie nel tuo prato? Fanne un problema di sicurezza.
Devi giustificare l'acquisto di un SUV? Questione di sicurezza, con tutti i pazzi che ci sono al volante.
Anche se, a ben pensare, temo che a forza di gridare al lupo ci costruiremo un mondo di divieti e di sbarre, di carceri e di manganelli.
Sembra quasi che la sicurezza abbia assunto il magico potere di giustificare qualsiasi stupidaggine e qualsiasi miseria. Tranne forse, il controllo dei limiti di velocità ed, in generale, il controllo del rispetto del codice della strada, che passano sempre per inutili vessazioni anche quando sono uno dei pochi metodi pratici per ottenere un sensibile aumento dalla sicurezza (misurabile in vite umane salvate ed invalidità evitate).
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