domenica, agosto 16, 2009
A proposito di ricci eleganti
Muriel Barbery è nata nel 1969, dunque ora dovrebbe avere 40 anni, insegna filosofia in una scuola francese e scrive libri come questo: leggero, intelligente, ricco di contenuti e di scoperte inaspettate.
Il libro è leggero (384 pagine scritte a caratteri grandi e con un cospiquo bordo) e, negli ultimi giorni, lo portavo ovunque, alla ricerca di cinque minuti per leggerne un altro capitoletto.
Così accadeva che lo aprissi al bar, quando la mattina mi fermo a prendere un caffè sulla strada tra la casa e l'ufficio e che gli altri avventori si stupissero di quest'uomo che di 90kg in abito di lino che, fatto strano, arrivava in bicicletta e, fatto ancora più strano, estraeva un libro dalla borsa e ne leggeva qualche pagina durante il caffè delle 8. Ma lo spettacolo più curioso doveva essere quando non riuscivo a trattenere sorriso e lacrimoni (sì, proprio come le donne del luogo comune, quando dopo aver visto un film dicono «è stato bellissimo, ho pianto tanto»).
Per certi versi mi ha ricordato la ricchezza culturale e l'amore per il bello di "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, per altri mi ha strappato sorrisi inaspettati, per altri ancora mi ha commosso come un bambino.
La scrittura è elegante e gli argomenti, per la maggior parte filosofici ed artistici, utilizzati dai protagonisti per descrivere il mondo sono graffianti quanto basta per tenere l'attenzione sempre attenta.
Brava Muriel, e grazie alla cugina Daniela che mi ha fatto scoprire questo libro.
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