Prima di procedere devo fare alcune, noiose, precisazioni: non sono medico né nutrizionista, ma ho tre figli che mangiano volentieri frutta e verdura e io stesso le mangio volentieri. Di seguito vi racconterò come funziona nella nostra famiglia.
Ovviamente, se in tavola ci sono bibite zuccherate (coca-cola, aranciata o simili) è inevitabile che ne consumino anche loro.
Se uno dei genitori adotta espressioni schifate di fronte a certi cibi, i figli ne terranno conto. Noi, ad esempio, abbiamo dovuto faticare parecchio per far gustare i cetrioli ai miei figli visto che la mamma non li mangia.
Dunque, ad apprezzare le verdure (spesso amarognole o acidelle) bisogna imparare.
Ovviamente, dal punto di vista alimentare bisogna ricordare i carboidrati (come pane, pasta, riso, patate) comprendono anche gli stessi zuccheri cui sono chimicamente molto simili.
I bambini sono consumatori di ciò che c'è in casa. Se la dispensa o il frigorifero sono pieni di merendine i bambini mangiano merendine. E siccome le merendine sono studiate per piacere ai bambini sono composte approssimativamente di un terzo di carboidrati, di un terzo di zuccheri e di un terzo di grassi (e non fatevi ingannare dalle pubblicità che dicono che sono sane, naturali e piacciono alle mamme).
Dunque, le merendine sono molto buone e molto nutrienti, nonostante l'esile apparenza, ed un bambino ben nutrito durante il giorno avrà poca fame al momento del pasto.
Al contrario, la frutta è meno nutriente e contiene un sacco di proprietà interessanti (fibre naturali, vitamine, antiossidanti, etc). La frutta è anche dolce e si presta bene a riempire i vari intermezzi della giornata. Solo che la frutta presa dal frigo è spesso dura e insipida, dunque noi ne lasciamo sempre un po' su un piatto di portata sul tavolo della cucina.
Il potere dell'offerta si estende anche a tavola, se si offrono a tutti i pasti almeno due tipi di verdura (di cui almeno uno crudo) mentre si fanno scarseggiare i carboidrati e le carni, il bambino finirà per esserne attratto.
Una regola che abbiamo stabilito in casa è che siccome tutto quello che offriamo a tavola è buono per adulti e bambini (fatto salvo per i cibi piccanti o gli alcolici) ogni pietanza va almeno assaggiata.
Cioè, è vero che i gusti personali che possono spingere maggiormente verso un cibo o l'altro, ma bisogna saper mangiare tutto, al limite in modesta quantità.
Quando siamo in stagione compriamo i fagiolini freschi ci facciamo aiutare dai bambini a togliere le punte, prima di cuocerli. Sotto la supervisione di un genitore, possono lavare le verdure come l'insalata (aiutati da uno sgabello che consenta di raggiungere il lavandino) ed in alcuni casi tagliarle (quando è sufficiente un coltello da tavola).
E non bisogna dimenticare l'arte del furto (ai bambini piace un molto il cibo rubato), nell'orto del nonno, nella stagione giusta ci appostiamo e quando nessuno ci vede andiamo a rubare i pomodorini che sono fantastici mangiati davanti alla pianta ancora caldi dal sole. Stessa sorte alle carotine cavate dalla terra con le mani e mangiate come sono dopo averle sciacquate sotto l'acqua.
Ma prima ancora, è bellissima la semina -magari in un rettangolo riservato- in modo che il bambino possa veder prima crescere e poi mangiare le "sue" verdure accuratamente cotte dalla nonna.
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