giovedì, ottobre 08, 2009

Convincere i bambini a mangiare frutta e verdura


Volevo intitolare questo post "Far mangiare le verdure ai bambini", ma sarebbe stato sbagliato in partenza, perché i bambini imitano istintivamente quello che fanno i genitori, dunque sarebbe stato più corretto "Mangiare le verdure con i bambini". Ma anche questo non è sufficiente, come vedremmo più avanti.

Prima di procedere devo fare alcune, noiose, precisazioni: non sono medico né nutrizionista, ma ho tre figli che mangiano volentieri frutta e verdura e io stesso le mangio volentieri. Di seguito vi racconterò come funziona nella nostra famiglia.


~ I bambini ci guardano ~
I bambini ci ascoltano ma, sopratutto, ci guardano anche e si comportano di conseguenza. Per predisporre le condizioni minimali di relazione con i bambini, noi mangiamo -almeno a cena- tutti insieme, seduti al tavolo e con TV spenta. Questo ci permette di commentare assieme i fatti della giornata, ma anche il cibo che si mangia.
Ovviamente, se in tavola ci sono bibite zuccherate (coca-cola, aranciata o simili) è inevitabile che ne consumino anche loro.
Se uno dei genitori adotta espressioni schifate di fronte a certi cibi, i figli ne terranno conto. Noi, ad esempio,  abbiamo dovuto faticare parecchio per far gustare i cetrioli ai miei figli visto che la mamma non li mangia.


~ Remare controcorrente ~
Non c'è niente da fare, i bambini sono geneticamente programmati (così dicono gli scienziati) per apprezzare i gusti dolci (non amari) e salati (non acidi), senza dimenticare i grassi, che rendono tutto più buono.
Dunque, ad apprezzare le verdure (spesso amarognole o acidelle) bisogna imparare.
Ovviamente, dal punto di vista alimentare bisogna ricordare i carboidrati (come pane, pasta, riso, patate) comprendono anche gli stessi zuccheri cui sono chimicamente molto simili.


~ La forza dell'offerta ~
Inutile illuderci più di tanto, siamo tutti consumatori e tutti i consumatori sono condizionati prima di tutto dall'offerta.
I bambini sono consumatori di ciò che c'è in casa. Se la dispensa o il frigorifero sono pieni di merendine i bambini mangiano merendine. E siccome le merendine sono studiate per piacere ai bambini sono composte approssimativamente di un terzo di carboidrati, di un terzo di zuccheri e di un terzo di grassi (e non fatevi ingannare dalle pubblicità che dicono che sono sane, naturali e piacciono alle mamme).
Dunque, le merendine sono molto buone e molto nutrienti, nonostante l'esile apparenza, ed un bambino ben nutrito durante il giorno avrà poca fame al momento del pasto.

Al contrario, la frutta è meno nutriente e contiene un sacco di proprietà interessanti (fibre naturali, vitamine, antiossidanti, etc). La frutta è anche dolce e si presta bene a riempire i vari intermezzi della giornata. Solo che la frutta presa dal frigo è spesso dura e insipida, dunque noi ne lasciamo sempre un po' su un piatto di portata sul tavolo della cucina.

Il potere dell'offerta si estende anche a tavola, se si offrono a tutti i pasti almeno due tipi di verdura (di cui almeno uno crudo) mentre si fanno scarseggiare i carboidrati e le carni, il bambino finirà per esserne attratto.


~ La forza della scarsità ~
Inutile nascondersi dietro un dito, se il bambino è sazio, mangerà -se mangerà- solo per gola. Dunque, è necessario smontare il classico menù italiano -primo, secondo con contorno e dessert con cui si arriva alle verdure (cioè il contorno, sigh) quando si è già satolli di pastasciutta- alternando pasti basati sul primo con pasti a piatto unico, in cui la verdura venga proposta come piatto centrale accompagnato con un po' di pane e formaggio o affettati.


~ Ogni tanto ci vuole polso ~
La famiglia NON è un'istituzione democratica e non vi è nulla di strano ad imporsi ogni tanto con voce grossa e minaccia di digiuno per il bambino.
Una regola che abbiamo stabilito in casa è che siccome tutto quello che offriamo a tavola è buono per adulti e bambini (fatto salvo per i cibi piccanti o gli alcolici) ogni pietanza va almeno assaggiata.
Cioè, è vero che i gusti personali che possono spingere maggiormente verso un cibo o l'altro, ma bisogna saper mangiare tutto, al limite in modesta quantità.


~ I bambini apprendono giocando ~
Ai bambini piace mangiare cibi alla cui preparazione hanno partecipato, anche solo parzialmente.
Quando siamo in stagione compriamo i fagiolini freschi ci facciamo aiutare dai bambini a togliere le punte, prima di cuocerli. Sotto la supervisione di un genitore, possono lavare le verdure come l'insalata (aiutati da uno sgabello che consenta di raggiungere il lavandino) ed in alcuni casi tagliarle (quando è sufficiente un coltello da tavola).

E non bisogna dimenticare l'arte del furto (ai bambini piace un molto il cibo rubato), nell'orto del nonno, nella stagione giusta ci appostiamo e quando nessuno ci vede andiamo a rubare i pomodorini che sono fantastici mangiati davanti alla pianta ancora caldi dal sole. Stessa sorte alle carotine cavate dalla terra con le mani e mangiate come sono dopo averle sciacquate sotto l'acqua.
Ma prima ancora, è bellissima la semina -magari in un rettangolo riservato- in modo che il bambino possa veder prima crescere e poi mangiare le "sue" verdure accuratamente cotte dalla nonna.
~

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Mi sento fortunato