I "respingimenti" funzionano così: le nostre navi militari cercano di individuare le bagnarole dei migranti che arrivano dalla Libia prima che queste entrino nelle nostre acque territoriali (dove dovremmo dare rifugio politico a chi ne ha diritto) e le riaccompagnano in Libia.
La libia le "accoglie" in forza di un trattato internazionale che il governo italiano ha firmato con la dittatura libica, che prevede aiuti e soldi in cambio di una manina a fermare il flusso dei migranti.
Potrebbe apparire un ragionamento sensato ...
E invece i pochi giornalisti che hanno voluto affrontare l'argomento meglio del TG1 -e basterebbe così poco- pubblicano articoli come questi:
- "Li avete mandati al massacro in quei lager stupri e torture"
- Dalla prigione l'appello dei dannati "Ci trattano come bestie, salvateci"
Beh, certo, funziona. I migranti hanno terrore di essere "respinti" in Libia e questo fa diminuire il numero di migranti che rischiano la traversata maledetta. Da qui Maroni che brinda ad una riduzione del 94% degli sbarchi di clandestini (vedi: Maroni tira dritto).
Ma, se solo il 10% di quello che raccontano i sopravvissuti è vero, allora facciamo schifo abbastanza da meritarci di essere trattati alla stessa stregua alla prima occasione ... e meritiamo già adesso la vergogna di essere italiani.
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2 commenti:
ho visto una vignetta (non ricordo dove altrimenti citerei la fonte) dove queste
navi militari Italiane si chiamavano: non vedo, non sento, non parlo.
Cosa aggiungere...bel post. Baci A
Sono una micia anticlericale e di solito non sono d'accordo con la Chiesa... ma nel caso dei respingimenti sì. C'è ben poco di cristiano. Soprattutto per un Governo che blatera tanto di valori cristiani.
gatta susanna
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