sabato, gennaio 15, 2011

A cosa serve Wikileaks

«Avevo il peggior metodo di studio, i voti più bassi. 
Finché non mi sono accorto del mio errore: per i 
passaggi importanti usavo un evidenziatore nero».
(J. Altman)

Un mondo senza segreti fa paura. In fin dei conti sappiamo quanto ci darebbe fastidio se pubblicassero su Internet il video di quando seduti sul wc ci mettiamo le dita nel naso sicuri di non essere visti. O di quando immergiamo le nostre caduche e molli membra (parlo per me) nella vasca da bagno. Oppure mentre controlliamo se la lunghezza del fedele amico si è mantenuta nel tempo misera come ce la ricordavamo.
Ma potrebbe anche capitare che la collega carina che osserviamo con tanta attenzione ogni volta che si alza, sperando in un cedimento della sollatura, si invaghisca di noi ... e non vorremmo di certo che il nostro cedimento alle sue grazie diventi di dominio pubblico. Quantomeno, non tanto pubblico da arrivare alle orecchie della nostra compagna.
E la zia? Se quella cui abbiamo raccontato per anni una scusa sempre diversa per non andarla a trovare, scoprisse dove eravamo veramente durante le rare occasioni di raduno familiare?
E quella volta che ci siamo accordati con il meccanico per uno sconto in cambio della, opss, mancata emissione della fattura? Se lo sapesse lo Stato ... mamma mia!
Insomma, un mondo senza segreti non sembra affatto un mondo desiderabile.
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D'altronde, l'inizio della democrazia in Russia è coincisa con la glasnost, cioè con la trasparenza. I cittadini devono avere la possibilità di controllare l'amministrazione, e devono poterlo fare direttamente. Anche senza intermediari, se lo desiderano.
Non ha senso che in Italia molti atti siano pubblici per legge (dunque tutti li possono consultare) ma per consultarli sia necessario andare sul posto in cui sono conservati, ad orari ridicoli (tipo dalle 11 alle 12.30 il martedì ed il giovedì) e doverli consultare sul posto senza la possibilità di accesso ad una fotocopiatrice.
Internet è uno strumento grandioso e, a mio avviso, ogni documento governativo che dovrebbe essere secretato con scadenza ed, appena scaduto il tempo, reso disponibile su Internet.

La guerra in Iraq è finita? Bene, voglio sapere quanto sono costati i missili utilizzati, di che marca erano e quando è stato lanciato ciascuno di essi per quale obiettivo. Quanta benzina hanno consumato i mezzi militari e quando è morto ciascuno dei morti di cui si conosce la morte (di una o dell'altra parte). Forse i dati sono tali che non andrò mai a guardarli ... o forse passerò le notti a svangare dettagli ed a scriverne sul mio piccolo blog, potendo sempre citare la fonte con una semplice URL.
Semplice no?
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L'era del Principe inizià a finire quando Machiavelli ne raccontò i meccanismi di potere. Forse è ora che anche la democrazia delegata cominci la sua fine ... per far spazio a forme di governo meno delegate, in cui vi sia maggiore spazio al il controllo diretto delle azioni dei governi.

E dato che il potere di alcuni governi si estende ben oltre i confini in cui risiedono o loro elettori/deleganti, è necessario che si sviluppino forme di controllo (morale, se non altro) anche esterne al territorio stesso.

Qualcuno dice che non funziona così, che i i segreti sono necessari. Adesso non funziona? Funzionerà!
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Cos'è Wikileaks: è un sito che pubblica documenti ufficiali e originali "trafugati" da cittadini di ogni parte del mondo "che portino alla luce comportamenti non etici di governi e aziende" tenuti nascosti.
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimane anonima.

L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".

Traduzione da dizionario: 

leak   [li:k] [US]
    noun
        fessura
        apertura
        fuga
        fuoriuscita
        perdita
        falla
    verb
        fare acqua
        fuoriuscire
        trapelare
        far trapelare
        perdere
Espressioni correlate
    leak out
        trapelare
    security leak
        fuga di notizie
    leak detector
        cercafughe 
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Riporto qui la spiegazione la più chiara che mi è capitata di trovare della storia in base alla quale hanno arrestato Assange, il fondatore di Wikileaks:
«Intrigo a Stoccolma. Agosto 2010. Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, partecipa al seminario “Guerra e ruolo dei media”. La giornalista Anna Ardin lo invita a cena a casa sua. Dopo cena i due decidono di digerire insieme, ma il preservativo si rompe. Anna continua a digerire con Assange nei giorni successivi finché un’altra ragazza, Sofia Wilden, si invaghisce di lui vedendolo in tv e corre al seminario. Digeriscono due volte, la prima col preservativo, la seconda senza. Il giorno dopo Sofia si confida con Anna e decidono di denunciare l’amante per aver fatto sesso non protetto senza sottoporsi a controlli medici: un reato che in Svezia è estinguibile con 715 dollari di multa. Infatti la magistratura non sembra affannarsi troppo. Ma appena spuntano i files di Wikileaks, la pratica accelera e scatta l’ordine di cattura internazionale.
Al momento dell’arresto le cancellerie di tutto il mondo esultano. “Era ora!”, tuona Frattini. È la prima volta che l’arresto di un dongiovanni imprudente provoca reazioni di giubilo. Evidente che si tratta di una scusa. “Ma è democrazia questa?”, si chiede persino Putin. E Lula dal Brasile fa un’osservazione condivisibile: “Perché i bersagli dei dossier americani se la prendono con chi li ha diffusi, invece che con chi li ha scritti?”»
Massimo Gramellini a Che Tempo Che Fa dell'11 dicembre 2010
Seguendo il link è possibile trovare la lista dei mirror (cioè dei siti che riproducono gli stessi contenuti di Wikileaks garantendone la disponibilità anche quando il sito principale viene messo KO dai provider sotto le pressioni del governo americano).
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1 commento:

Kylie ha detto...

Sembra quasi una scusa o un complotto ben architettato per farlo tacere. Punto.

Mi sento fortunato