martedì, agosto 13, 2019

Cos'è il razzismo?

Vediamo se riesco a spiegarlo con un esempio:

1. In internet gira un video di una maestra violenta che picchia un bambino della scuola materna.

Tutti pensano: maestra indegna, speriamo che la arrestino e poi la licenzino.

2. In internet gira un'altro video in cui una maestra violenta picchia un bambino di scuola materna, lei è di colore ed il bambino no.

Il razzista pensa e scrive: questi immigrati ci stanno rovinando, gli africani sono (geneticamente o culturalmente) violenti l'ordine va ripristinato mandandoli tutti via, meglio se nel modo più brutale possibile.

Dunque, il razzista attribuisce a tutte le persone di un determinato colore caratteristiche negative (cattiveria, stupidità, bruttezza, ferocia, ...) che invece sono individuali.

Ho parlato di persone di colore ma il concetto non cambia per le persone che hanno il naso adunco, gli occhi a mandorla, la pelle pallida o che professano una certa religione invece che un'altra.

Conclusioni

Non c'é peggior ingiustizia del razzismo. Non c'è alcuna giustificazione statistica ad esso perché ciascun individuo ha diritto di essere considerato in sé stesso.
Il razzismo è un male endemico della società come il tifo (la febbre tifoide) lo è per i corpi, guai lasciare che prenda il sopravvento.

mercoledì, gennaio 30, 2019

Motto del 2019

«Comincia dove sei. 
Usa quello che hai. 
Fai del tuo meglio.»
Arthur Ashe

Ebbene sì, anche quest'anno mi sono imposto il rituale di cercare un motto che io possa ripetere a me stesso per ricordarmi la retta via che non devo mai lasciare.

Nella notte di capodanno, tra i fumi alcolici e i festeggiamenti ne ho prodotti diversi che, una volta passato l'entusiasmo della confusione dei sensi mi sono tutti sembrati scialbi e insignificanti.

L'illuminazione l'ho avuta scorrendo un elenco di post su Twitter e soffermandomi su un messaggio di una semplicità ed efficacia disarmanti. Ho scaricato l'immagine, ne ho verificato l'autenticità e l'ho messa come sfondo ad ogni mio desktop. Eccola qui:




Peraltro, Arthur è un bel personaggio (che non conoscevo prima di trovare questa) e non posso che consigliarvi di leggere qualcosa su di lui:


Aggiungo, di lui, questa spiegazione:
Fu proprio l'atteggiamento di mio padre a farmi capire che l'affrancamento di noi neri non era venuto con la fine della guerra di secessione, né con le leggi successive. Era in corso. La mia trisavola era stata venduta per una balla di tabacco, mio nonno era stato meno libero di mio papà, che era meno libero di me, ma non se ne lagnava. Io sarei stato il primo nero ammesso in uno sport di bianchi.



~

Mi sento fortunato