Vediamo se riesco a spiegarlo con un esempio:
1. In internet gira un video di una maestra violenta che picchia un bambino della scuola materna.
Tutti pensano: maestra indegna, speriamo che la arrestino e poi la licenzino.
2. In internet gira un'altro video in cui una maestra violenta picchia un bambino di scuola materna, lei è di colore ed il bambino no.
Il razzista pensa e scrive: questi immigrati ci stanno rovinando, gli africani sono (geneticamente o culturalmente) violenti l'ordine va ripristinato mandandoli tutti via, meglio se nel modo più brutale possibile.
Dunque, il razzista attribuisce a tutte le persone di un determinato colore caratteristiche negative (cattiveria, stupidità, bruttezza, ferocia, ...) che invece sono individuali.
Ho parlato di persone di colore ma il concetto non cambia per le persone che hanno il naso adunco, gli occhi a mandorla, la pelle pallida o che professano una certa religione invece che un'altra.
Conclusioni
Non c'é peggior ingiustizia del razzismo. Non c'è alcuna giustificazione statistica ad esso perché ciascun individuo ha diritto di essere considerato in sé stesso.
Il razzismo è un male endemico della società come il tifo (la febbre tifoide) lo è per i corpi, guai lasciare che prenda il sopravvento.